Cos’è l’Osteopatia?
L’Osteopatia (riconosciuta dall'OMS il 9 novembre 2010, mentre il legislatore italiano ha identificato l'Osteopatia come professione sanitaria(legge 3/2018), avviando la fase istitutiva del Corso di Laurea in Osteopatia) è un metodo di cura naturale, orientato al trattamento del paziente esclusivamente con tecniche manipolative. Per tale ragione è spesso definita come “medicina manuale”. La Medicina Osteopatica è una disciplina sanitaria che ha lo scopo di stimolare le potenzialità di auto-regolazione del corpo umano. Il metodo di intervento consiste nell'esclusivo utilizzo di tecniche manuali (OMTh), applicate a scopo diagnostico e terapeutico per la risoluzione delle "disfunzioni somatiche". L'efficacia della cura si manifesta attraverso il recupero integrato degli equilibri funzionali statici e dinamici, con conseguente risoluzione dei sintomi dolorosi. Rilevanza in ambito di medicina preventiva e interdiscipinare.
Campi d’azione, a titolo d’esempio:
L’Osteopatia si occupa dei disturbi funzionali, in numerosi settori di intervento privilegiati:
L’Osteopatia si occupa della cura alla persona. Il suo obiettivo è dare beneficio ed equilibrio confortevole in ottica complementare alle cure mediche o chirurgiche, ovvero in termini non alternativi o contrapposti. In Osteopatia non esistono "specializzazioni", tuttavia esistono dei corsi di aggiornamento, facoltativi, monotematici, definiti Post-Graduate.
Chi può beneficiare delle cure osteopatiche:
In tutte le età della vita, ognuno ne può usufruire: neonati, bambini, adolescenti, adulti, anziani, sportivi e gravide. Le tecniche manuali utilizzate sono adeguate alle specifiche necessità in funzioni di differenti criteri (età, meccanismi eziopatogenetici, sintomi, etc.)
Come si svolge un trattamento:
Il trattamento praticato in ambulatorio si svolge in tre tempi:
Ogni trattamento dura da 45 minuti a un’ora.
Guarda alcuni RISULTATI
L’osteopatia si basa su principi dove il corpo è visto come un insieme di strutture e funzioni strettamente collegate tra loro, per cui non ci si può occupare solo dei suoi sintomi, ma della globalità del suo buon funzionamento.
Secondo Still “la struttura governa la funzione e la funzione induce la struttura”.
Essa inoltre si basa sulla sostanziale fiducia nelle capacità di autoregolazione del corpo che, una volta liberato dalle limitazioni di mobilità intervenute (traumi, posture scorrette, movimenti impropri, errori alimentari, stress, ecc.), può ritrovare il proprio equilibro funzionale.
Dice ancora Still: “la vita è movimento. La malattia è riduzione del movimento, la morte è assenza di movimento”.
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